Cotoletta, sai cosa c’è dentro? Evita le brutte sorprese

La cotoletta è un piatto molto comune nella cucina italiana. Si va dalla famosa cotoletta alla milanese, di vitello e cotta nel burro, fino a tante altre varianti regionali. Il termine, nato per indicare una costoletta di vitello, maiale o agnello, viene ormai utilizzato anche per altri tagli. Si parla spesso di cotoletta per far riferimento anche a fettine di carne magra impanate, a base di spalla, vitello e petto di pollo.

Questo secondo piatto continua a riscuotere un gran successo, come testimoniano le tante ricette che troviamo su ogni portale di cucina.

Piacciono a grandi e piccini, possono essere mangiate con un contorno di verdure o di patatine fritte e soprattutto sono veloci di preparare. Velocissime, se prendiamo le versioni pronte da cuocere che troviamo nei banchi dei supermercati. Ma siamo sicuri che queste opzioni siano sane?

Cosa c’è in una cotoletta industriale?

Già in passato abbiamo parlato della necessità di far attenzione quando si acquistano prodotti di grandi marchi industriali. È vero che queste cotolette sono prodotti facili da reperire.

Sono sul banco di ogni supermercato ad un prezzo accessibile. È vero anche che spesso possono una soluzione facile e veloce al dilemma “cosa mangiamo stasera?”. Ma siamo sicuri di non star accettando un po’ troppi compromessi per quanto riguarda la qualità?

Leggere “cotoletta di pollo” sulla confezione non è sempre una garanzia di qualità. Abbiamo spesso consigliato di leggere attentamente le etichette di tutti i prodotti acquistati per evitare sorprese. Ed è proprio quello che ha fatto il Fatto Alimentare, andando ad analizzare una serie di prodotti di alcune grandi marche italiane.

Emerge infatti che il nome cotoletta viene usato in modo improprio, andando ad indicare qualsiasi preparazione a base di pollo o tacchino che ne presenti la forma. Infatti, lo troviamo in diversi prodotti industriali che contengono altri ingredienti, come gli spinaci o il formaggio.

Le aziende sponsorizzano questi alimenti parlando di cotolette vere e proprie e insistendo sul fatto che la carne è italiana al 100%. Peccato che questa non sia una garanzia di qualità. La carne è sì italiana, ma spesso si tratta comunque di scarti di produzione che vengono riutilizzati.

Cotoletta con insalata

Gli ingredienti in dettaglio

Diversi prodotti preparati a livello industriale, cotolette comprese, contengono una percentuale variabile di CSM, Carne Separata Meccanicamente. Si intende in questo caso un tipo di carne ottenuto dalla spremitura delle carcasse degli animali. Da questo processo si ottiene poi una poltiglia, detta pink slime, che si utilizza per vari prodotti.

Se dal punto di vista del produttore la CSM può avere diversi vantaggi perché consente di riutilizzare ogni minimo scarto, non possiamo dire lo stesso per il consumatore.

La Carne Separata Meccanicamente infatti presenta diversi inconvenienti. Il primo riguarda la qualità effettiva del prodotto, più ricco di grassi e con un contenuto proteico più basso. Un secondo punto a sfavore è dato dagli altri ingredienti che spesso vengono aggiunti alle preparazioni a base CSM.

Infatti, se andiamo a leggere l’etichetta di una cotoletta a base di Carne Separata Meccanicamente troviamo spesso liste di ingredienti molto complesse. Vediamo infatti molti tipi di aromi e conservanti che incidono sul punto di vista dei valori nutrizionale.

La scelta migliore? La Cotoletta del Macellaio!

Dopo aver fatto tutte queste valutazioni è normale chiedersi cosa possiamo fare se vogliamo una cotoletta per cena senza rischiare di mangiare qualcosa di poco salutare. La risposta è rivolgersi al proprio macellaio di fiducia. La cotoletta comprata dal macellaio ci permette infatti di avere la garanzia di un prodotto di qualità, preparato con carne vera e non con CSM.

Tante macellerie offrono prodotti pronti da cuocere, perfetti per risolvere il problema della mancanza di tempo. Ma se preferiamo una cotoletta fatta in casa al 100%, possiamo comunque farci consigliare sulla tipologia di carne adeguata da utilizzare. Insomma, ancora una volta, ci sono soluzioni per avere degli alimenti di qualità senza rinunciare al gusto!